E’ ovvio che la
nostra fede è opera umana, siamo esseri umani e possiamo muoverci,
esprimerci soltanto con il nostro corpo e i nostri sensi. E’ ovvio quindi che nel
nostro cervello si trovi l’attività della fede, che le immagini
che usiamo hanno la loro sede nel nostro cervello. Cioè la nostra
fede si serve di meccanismi cognitivi. Ma con questo non si dice
niente della realtà di Dio.
lunedì 24 luglio 2017
sabato 15 luglio 2017
La Parola
Questa unica cosa
sappiamo,
e a questa ci
teniamo
nelle ore buie:
c’è una Parola,
che durerà in
eterno,
e chi la coglie,
non è più sola/o.
Henriëtte
Roland Holst
lunedì 10 luglio 2017
Preghiera
La grazia è come
respirare
non ne sei
consapevole, cosciente,
fino a quando arriva
l’angoscia,
fino a quando
arrivano le gravi difficoltà
Quando le situazioni
si fanno difficili,
accade che chi non
era religioso
si rivolge in
preghiera a Dio,
prima non ne aveva
bisogno,
un comportamento
egoista?
Mi ricordo
quando dopo aver
giocato una giornata intera fuori
verso sera mia
figlia tornò a casa piangendo
si era fatta male,
era in cerca di
conforto,
ho sentito un
sentimento di gratitudine
che è venuta da me a
cercare conforto.
Mi piace pensare che
anche Dio
si sente così
quando torniamo da
lui/lei ,
quando abbiamo
bisogno di braccia che accolgono
Durante la nostra vita, quando le cose vanno bene
non sentiamo il bisogno della sua presenza
basta sapere,
consapevolmente o non, che c’è.
Iscriviti a:
Post (Atom)